Certo, questo scampolo di costa finalese non è la Baja California. Ma fa comunque parte del santuario dei cetacei, vasta area marina che si allarga fra Liguria, Toscana, fino a raggiungere la Corsica e la Costa Azzurra. Uscendo in barca non è difficile incrociare la rotta di stenelle (piccoli delfini con una striatura bianca sulla pancia), grampi, zifi (delfino comune), qualchecapodoglio o balenottera . Da aprile, per vederli si può approfittare della collaborazione tra Acquario di Genova e Wwf che ogni sabato organizzano escursioni di mezza giornata in battello proprio sulla rotta dei cetacei. L’iniziativa mira a unire la crociera e la visita all’Acquario, ma si può acquistare anche il solo biglietto per il battello (da giugno a settembre partenza alle 13, rientro alle 18.30 dal molo sotto l’Acquario; a luglio e agosto si salpa anche al martedì, 42 € adulti, 21 € bambini, per escursione con ingresso all’Acquario; solo escursione 33 € e 18 €, tel. 010.23.45.666, www.acquariodigenova.it).
Nella Costa delle Balene il tratto tra Punta Vescovado e Punta Castelletto, arrivando fino alla folta pineta delle Manie, è uno dei più incantevoli del Ponente. Il mare è smeraldo. La costa ben riparata dal libeccio. E alle spalle l’altopiano fertile, verdissimo, saturo dei profumi di macchia mediterranea. Poi c’è Noli, che mantiene intatti mura, torri, chiese, le rovine del castello, le suememorie di Repubblica Marinara. Nel Rione Ciassa, all’ingresso principale del borgo, si va alla Pasticceria Scalvini, per acquistare il pane del pescatore, una sorta di panettone con pinoli, uvetta e scorza d’arancia, i baci di Noli, o gli amaretti che preparano dal 1890. Altro luogo cult è la Pescheria Clelia, (via Colombo 106, tel. 019.74.86.18), con i suoi banconi di marmo per il pesce freschissimo e le acciughe sotto sale. Ilmercato ittico sulla Passeggiata dei Pescatori ha un fascino imbattibile: naselli, orate, sgombri, mustele e pesce azzurro che, appena tolto dalle reti, viene venduto sui banchi. Noli è sede di un Presidio Slow Food per i cicciarelli, una specie locale.
All’ora dell’aperitivo il ritrovo trendy è il Vinaio. Frequentato e modaiolo anche il Piccolo Bar, per aperitivi, cocktail dopo cena e serate con musica dal vivo. Rendez-vous in piazza Garibaldi all’ora giusta, per scegliere tra il ristorante Malafemmina e l’osteria Bucun du Preve. Mentre Il Vescovado è insignito di una stella Michelin e Tre Forchette Rosse. Le camere dell’Albergo e Residenza d’Epoca Palazzo Vescovile hanno ospitato monsignori e cardinali. Un sistema di ascensori panoramici collega la spiaggia al Palazzo che si protende sul Golfo di Noli. Scendendo sul litorale s’incontra lo stabilimento Hilton, che si divide tra la vita di spiaggia di giorno e, dopo mezzanotte, diventa il discoclub Bajda (www.bajda.it). In estate ogni settimana si alternano dj di fama per ballare sulla spiaggia fino alle 4 del mattino.
Si lascia Noli lungo la via Julia Augusta, antica strada romana che percorse Dante Alighieri per andare in Francia, come riportato nel IV canto del Purgatorio (al verso 25: “vassi in Sanleo e discendesi in Noli”). In pochi minuti d’auto (o in 50 minuti a piedi seguendo il sentiero che sale nel verde sopra Punta Vescovado, passando intorno al Castello dei Del Carretto e per Cian da Crava) si raggiunge la frazione di Voze, tra fasce argentate di ulivi, macchie gialle di ginestre e ordinati filari. Proseguendo lungo la serpeggiante strada provinciale, si trova sulla sinistra la Trattoria Gambero Verde, in una chiesetta sconsacrata. È il ritrovo dei cacciatori della zona, dove si assaggiano ravioli o tagliolini al cinghiale, al pesto o a u tuccu (uno speciale sugo di carne). È molto frequentato anche per le merende estive a base di figassin (la pasta di patate fritta), vino e i paesaggi dell’Altopiano delle Manie, fondo di un mare preistorico che ha lasciato le sue tracce (fossili di gusci, organismi marini) nelle caverne e nelle pareti rocciose.
Un’ampia area verde intatta e selvaggia a breve distanza dalla costa, dove la macchia profuma l’aria e il bosco è punteggiato da piccoli borghi agricoli, vigneti e ulivi. Sullo sfondo il blu del mare. Solo su prenotazione si visita la Cascina delle Terre Rosse, una delle migliori cantine di Liguria, con degustazioni e vendita. Gli ordinati filari a semicerchio ricordano la precisione delle vigne di Château d’Yquem a Sauternes, nella parte meridionale di Bordeaux. Seguendo la strada che scende aIsasco, 500 metri dopo il paese, a sinistra, s’incontra la sterrata da fare a piedi fino all’uliveto dell’Azienda Domenico Ruffino (cell. 348.45.21.161), che produce il pluripremiato olio extravergine monovarietale in purezza di colombaia, antica varietà impiantata nel 1125 dai Benedettini. Proseguendo ancora la discesa si scoprono i piccoli borghi saraceni arroccati:Chien, Pino e Ca’ dei Mori, perle di architettura spontanea tra ulivi e fasce di muri a secco.
Fino all’antico paese saraceno di Varigotti. Lo stabilimento balneare più trendy è La Giara, con cucina fredda di classe, mentre il Vittoria Club piace ai patiti del design, ha ombrelloni molto distanziati tra loro e serve aperitivi in riva al mare. Il più colorato, con i parasole gialli, è ilValentino’s Beach, dove in stagione preparano grandi insalatone, mentre i preferiti dalle famiglie sono i Bagni Gallo, sul lungomare, con un dinamico servizio di baby club, area giochi e fasciatoio per le neomamme. Se al ristorante La Caravella vanno in scena i piatti della tradizione, Promesse da Marinaio esalta invece i gusti regionali con ricette innovative. Si dorme all’Hotel Arabesque, in camere e suite dal sapore orientale, mentre al boutique Hotel Albatros si riposa tra ambienti dal design raffinato. Verso il porticciolo di Finale s’incontra il Varicotti’s Bar che, estate e inverno, va forte per l’happy hour: drink, polpettine, focaccia, pizza, affettati a chilometro zero. Dal porticciolo di Finale ci si imbarca a bordo del veliero Giucai per escursioni di qualche ora o di più giorni. Da qui parte il tratto di strada più spettacolare della costa, per raggiungere Le Manie. Lungo la strada, nella frazione Monte di Finale, s’incontra la Trattoria del Falco, rinomata per iravioli di borragine e le grigliate di pesce, con il panorama del golfo.
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