Varigotti

Un piccolo spazio
dedicato ad un piccolo borgo marinaro, deliziosamente lambito dal mar ligure,
luogo del cuore,
dell'infanzia e dei ricordi più belli.

Un po' di storia

UN PO' DI STORIA
La storia di Varigotti (nome di origine romana) si confonde solo nei tempi più recenti con quella di Finale. In questa località costiera, ricca di anfratti e rupi a strapiombo, si era insediato da epoca remota un nucleo di Liguri pescatori e marinai. In età imperiale e bizantina la penisola (Punta Crena) fu fortificata e divenne importante stazione sede di un castrum distrutto da Rotari nel 641.
In tale circostanza Varicottis è ricordata dal cronista Fredegario insieme ai più importanti centri della Riviera. Rimase intatto il complesso di S. Lorenzo (forse sede di un cenobio monastico basiliano del IV-V secolo), che nel 1127 fu ceduto ai benedettini di Lerins. L'abbazia godette di un periodo di grande prosperità nel XIII secolo anche perché i Del Carretto utilizzarono il porto naturale sottostante ("Porto dei Saraceni") come loro principale base marittima. Nel 1341, in seguito alla prima guerra con Genova, il porto fu completamente interrato. L'antica chiesa di S. Lorenzo sorge in uno dei posti più suggestivi della Riviera, a ridosso delle rupe di Capo Noli. Della primitiva struttura altomediovale sopravvivono frammenti di età bizantina murati nelle pareti. Una parte molto antica, forse di età preromana, è costituita dall'abside quadrata con monofore di mattoni ad arco ribassato. Il fronte verso il mare, con le due porte principali a sesto acuto è di epoca gotica. L'interno oggi è spoglio di decorazioni ma custodisce elementi di varie epoche: il muro a monte di età preromanica, una grande tomba degli abati, l'acquasantiera, e sotto il pavimento ossari e tombe molto antiche. Notevole la sacrestia aggiunta in periodo gotico. A più riprese, in passato, attorno alla chiesa sono state trovate tombe di età tardo romana. Nel XV secolo, a ponente del Promotorio, sulla striscia costiera pianeggiante si formò un nuovo borgo che si sarebbe poi dotato di una nuova chiesa, l'attuale parrocchiale, anch'essa dedicata a S. Lorenzo (di struttura tardo gotica è il campanile; il corpo è di epoca barocca). La parte più antica di Varigotti è formata da un nucleo di abitazioni, che riproducono un tipo di casa quasi unico in Riviera, derivato da una remota tradizione mediterranea in cui, erroneamente, si è voluto riconoscere una prova dell'origine arabo-saracena del paese. La forma di queste case è molto semplice ma al tempo stesso assai caratteristica: quattro pareti disadorne terminanti con un attico o parapetto rettilineo che nasconde una terrazza a cupoletta in mattoni. Varigotti fu comune a sé fino al 1869, quando fu aggregato a Finalpia e quindi, dal 1927, inserito nel comune di Finale Ligure.

venerdì 22 aprile 2011

Turismo


Varigotti è meta turistica: il maggior flusso di villeggianti si registra nel periodo estivo anche se sono numerosi i visitatori - specialmente dal Nord Europa - che amano trascorrere in questa località periodi di riposo anche nella stagione invernale, che vede un clima usualmente mite e gradevole.
La lunga spiaggia di sabbia situata a est del borgo, in località Malpasso. La natura selvaggia del luogo, con le pareti verticali di roccia franosa alte centinaia di metri della collina sovrastante, era causa di manutenzioni continue per il tratto di ferrovia fuori galleria; dopo l'ennesima frana, che ebbe conseguenze mortali per un macchinista, fu deciso nel 1977 di spostare la linea ferroviaria all'interno, situandola completamente in galleria.
Molto frequentata è anche la spiaggia allungata ad ovest del promontorio di Punta Crena: larga e fitta di stabilimenti balneari, ha anche quella che viene considerata la più ampia singola spiaggia libera (intesa come spazio fra stabilimenti) della Liguria. In effetti si ritiene che l'abitato stesso di Varigotti, fino all'interramento del porto (che sorgeva dove oggi si trova la Baia dei Saraceni) si trovasse sul versante est della montagna e sull'attigua selletta, dove sopravvivono resti medievali datati al XV secolo. Fu successivamente che l'abitato si distese in modo pressoché esclusivo dall'altro lato. L'apertura della moderna Aurelia nell'Otto-Novecento e l'esplodere del turismo di massa fecero il resto, portando all'espansione edilizia presente, fortunatamente quasi del tutto priva di "ecomostri", pur nell'estrema ristrettezza dello spazio disponibile, non più largo di un paio di 2-300 metri fra il mare e le ripide colline circostanti.

Curiosità

Un albo a fumetti della Disney-Mondadori, "Paperino e la notte del Saraceno", è in gran parte ambientato a Varigotti, in particolar modo sulla torre d'avvistamento della collina. Di particolare l'albo ha anche la pubblicazione in lingua latina con il titolo "Donaldus Anas atque nox saraceni".

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